Il mio nome è Mario, sono un ragazzo di ventitré anni, sono sempre stato un po’ timido con le ragazze, in particolare con Alessia, un’amica di infanzia che mi è sempre piaciuta.
Per tutto questo tempo gli sono stato amico, l’ho aiutata nei momenti di no e le ho dato consigli con altri ragazzi, quando in realtà la desideravo da morire.
Le cose sono cambiate un paio di giorni fa, la sera siamo usciti in gruppo, lei era bellissima e non sono stato l’unico ad accorgersene, infatti, un ragazzo sconosciuto si è avvicinato e ci ha subito provato.
A lei piaceva, era palese che lo trovasse carino, io intanto non riuscivo a controllare la rabbia, dovevo fare qualcosa, non potevo lasciare che l’ennesimo idiota la toccasse.
Le dissi di accompagnarmi fuori per fumare una sigaretta, la presi per mano senza nemmeno darle il tempo di replicare, una volta fuori mi chiese quale fosse il problema, ero agitato, continuavo a camminare sul marciapiede.
Faceva freddo, iniziò anche a piovere, ci infilammo nella mia auto, mi spostai dall’entrata del locale, lei mi guardò dritto negli occhi e mi chiese il motivo del mio comportamento.
La baciai, le infilai la lingua in bocca, fui subito passionale, a lei piaceva così, infatti, nel giro di pochi minuti era mezza nuda su di me, aveva la mia verga dentro e si sbatteva, stavamo facendo del magnifico sesso in auto.
Avevo aspettato così tanto quel momento che non mi preoccupai della possibilità di essere visto, la scopai sempre più forte, volevo che le rimasse un bel ricordo, ho continuato fin a farla esplodere in un forte orgasmo, per poi seguirla.
Siamo rientrati nel locale facendo finta di lui, da quel momento non abbiamo smesso di mandarci messaggi provocatori ed erotici e non vedo l’ora di rifarlo.